Il caso
Un cane di razza Pitbull sfuggiva dall’auto al proprio padrone ed aggrediva un altro cane che transitava nei pressi. Mentre il proprietario di quest’ultimo stava provando a staccarli, il cane lo mordeva provocandogli delle lesioni con prognosi di dieci giorni. Nel caso in esame, il giudice di Pace di Reggio Emilia aveva riconosciuto il padrone del cane responsabile del reato di cui all’art. 590 c.p. e lo aveva condannato alla pena di euro 180 di multa, oltre al risarcimento dei danni in favore della parte civile costituita. La sentenza è stata confermata anche dal giudice monocratico del Tribunale di Reggio Emilia. Avverso la sentenza l’imputato proponeva ricorso per Cassazione.
La posizione di garanzia in capo al proprietario del cane
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile. La Corte di Cassazione 4 Sez. Penale nella sentenza n. 31821/2023 ha ribadito il principio secondo cui in capo al detentore di un cane sussiste una posizione di garanzia che, in tema di lesioni colpose, “impone l’obbligo di controllare e custodire l’animale adottando ogni cautela per evitare e prevenire le possibili aggressioni a terzi, financo all’interno delle abitazioni (..)”.
A tale riguardo la Cassazione ha ricordato come neppure l’affissione di un cartello con la scritta “attenti al cane” apposto in modo ben visibile sul cancello di ingresso sia sufficiente di per sé ad esimere il proprietario da colpa per il comportamento violento dell’animale che aggredisce e cagiona lesioni a una persona. Infatti un altro caso il proprietario dell’animale era stato riconosciuto responsabile per il comportamento violento del cane che aveva provocato delle lesioni al postino nonostante l’affissione di apposito cartello (cfr Cass. sez. 4, n. 17133 del 13/1/2017)
In un ulteriore passaggio della pronuncia gli Ermellini sottolineano che “a fronte di un cane di una razza che, per mole ed indole si palesi più aggressivo, l’obbligo di custodia che grava sul detentore si attiva ancor più”, nonostante sia stata esclusa la rilevanza normativa della colpa collegata alla pericolosità dell’animale per l’abrogazione della lista delle razze pericolose. Ciò significa che il proprietario dell’animale, in virtù della sua posizione di garanzia, deve adottare delle particolari cautele per poter essere esente da colpa, come ad esempio l’utilizzo del guinzaglio e comunque impedire che il cane possa venire a contatto con soggetti terzi.
La sentenza è condivisibile in quanto nella fattispecie in questione era stato comprovato nei precedenti gradi di giudizio come il proprietario non avesse rispettato gli obblighi derivanti dalla sua posizione di garanzia: infatti il cane, pur essendo dotato di guinzaglio, se lo era trascinato dietro per attaccare l’altro animale e poi mordere il danneggiato che aveva cercato di staccarlo.