La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 186 del 31/07/2020, ha dichiarato l’illegittimità della disposizione che preclude l'iscrizione anagrafica degli stranieri richiedenti asilo, di cui al decreto legge n. 113 del 2018 (c.d. decreto sicurezza), per violazione dell’articolo 3 della Costituzione.[Per saperne di più…] su di noiIscrizione anagrafica dei richiedenti asilo: per la Corte Costituzionale il diniego del Comune è illegittimo per violazione del principio di eguaglianza
L’interesse dei minori orienta anche se i genitori non concordano sull’educazione religiosa dei figli
Testo già pubblicato in data 4 settembre 2020 sul sito del Centro Studi Livatino
1. In caso di disaccordo fra i genitori sull’educazione religiosa da impartire ai figli, l’interesse del minore a una crescita sana ed equilibrata costituisce il criterio fondamentale da seguire per dirimere la controversia: è questa la conclusione, conforme con l’ormai consolidato orientamento della Cassazione, a cui è giunto lo scorso 9 luglio anche il Tribunale di Pesaro (con ordinanza n. 8519/2020), che ha revocato il divieto imposto ad una madre di portare con sé la figlia alle riunioni e alle adunanze dei Testimoni di Geova.
[Per saperne di più…] su di noiL’interesse dei minori orienta anche se i genitori non concordano sull’educazione religiosa dei figliLa madre non manda il figlio alle medie. La Cassazione conferma che non è più reato
Il testo è stato pubblicato anche sul sito del Centro Studi Livatino
Nel nostro ordinamento non è più previsto come reato il mancato adempimento, da parte dei genitori, dell’obbligo di impartire ai figli l’istruzione media inferiore. È per questo motivo che la Terza Sezione penale della Cassazione, sentenza n. 23488 del 3 luglio 2020, ha annullato senza rinvio, perché il fatto non è previsto dalla legge come reato, il provvedimento con cui una madre era stata condannata dal Giudice di Pace di Cosenza al pagamento dell’ammenda di euro 30,00 per la commissione del reato di cui all’art. 731 c.p.
[Per saperne di più…] su di noiLa madre non manda il figlio alle medie. La Cassazione conferma che non è più reatoAssistenza ai disabili: per la Cassazione è sufficiente garantire la disponibilità
La Corte di Cassazione con la recente ordinanza n. 16930 del 12/08/2020 è tornata ad occuparsi della questione della legittimità del licenziamento del lavoratore comminato per l’utilizzo improprio del permesso ex art. 33 comma 3 della Legge n.104/1992 per l’assistenza ad un parente disabile. L’ordinanza in esame è interessante per la peculiarità della fattispecie.
[Per saperne di più…] su di noiAssistenza ai disabili: per la Cassazione è sufficiente garantire la disponibilitàI nonni sono obbligati a mantenere i nipoti?
L’obbligo di mantenere i figli spetta innanzitutto e integralmente ai genitori. Tuttavia, laddove i genitori non riescano a far fronte alle necessità dei figli, gli ascendenti sono giuridicamente obbligati a fornire ai genitori i mezzi necessari affinché possano adempiere ai loro doveri nei confronti dei figli. Detto obbligo, ha ribadito di recente la Cassazione con l’ordinanza n. 14951 del 14 luglio 2020, «investe contemporaneamente tutti gli ascendenti di pari grado di entrambi i genitori» ed è subordinato «rispetto a quello, primario, dei genitori».
[Per saperne di più…] su di noiI nonni sono obbligati a mantenere i nipoti?ASSISTENZA AI DISABILI: QUALI CONSEGUENZE IN CASO DI USO IMPROPRIO DEI PERMESSI?
L’art. 33, c. 3 della Legge n.104/1992 stabilisce che “(…) colui che assiste una persona con handicap in situazione di gravità, parente o affine entro il terzo grado, convivente, ha diritto a tre giorni di permesso mensile, fruibili anche in maniera continuativa a condizione che la persona con handicap in situazione di gravità non sia ricoverata a tempo pieno”[1].
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